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Guida alle 10 città perfette da girare in bicicletta

by panannablogdiviaggi
quali sono le città europee a misura di ciclista

Siete anche voi accumulatori seriali di chilometri in città? Noi in genere camminiamo moltissimo, soprattutto per essere sicuri di non perderci nulla del paesaggio urbano. Ma abbiamo iniziato a notare che sempre più città si attrezzano a misura di ciclista e con postazioni per le bici a noleggio sparse per tutta la città, comodamente attivabili tramite app, a partire dalla nostra Padova.

Il noleggio però non è solo per chi è più avvezzo alla tecnologia: ad Amsterdam, ad esempio, abbiamo incrociato diversi garage, dove il noleggio funziona ancora alla vecchia maniera. Si prende in prestito la bici per una giornata o per qualche ora a un prezzo fisso.

Ci tengo a parlarvi delle città più adatte alla bicicletta, anche per l’importanza ecologica di questa scelta, unica a consumo zero insieme ai nostri piedi, ma facendo meno fatica: genitori all’ascolto, consiglio per voi! 😉

Così ho invitato altre amiche blogger a condividere le loro esperienze in tante città in Italia ed Europa: siete pronti a organizzare il prossimo viaggio in bicicletta?!

Le 3 città italiane perfette da visitare in bicicletta

Ferrara: la città delle biciclette

Il primo cartello che si incontra arrivando nella cittadina estense recita più o meno così: “Benvenuti a Ferrara. La città delle biciclette”. Seconda nemmeno ad Amsterdam, la città culla del Rinascimento, ha un invidiabile primato quando si parla delle due ruote.

Ben il 90% dei suoi abitanti possiede una o più biciclette e la capillare rete di piste ciclabili non è da meno. Il suo centro storico visitabile da un punto all’altro sfrecciando in sella alla propria biga, permette di godere delle meravigliose forme architettoniche di rara bellezza. Il Palazzo dei Diamanti che cela un raro gioiello nascosto fra le sue mura, il Castello Estense con il fossato pieno di acqua unico nel suo genere in tutta Europa e il Duomo dedicato a San Giorgio.

Racchiusa come uno scrigno da ben 11 chilometri di alte mura difensive, è possibile usufruire della pista ciclabile che accompagna il turista fino al parco intitolato a Giorgio Bassani, le cui spoglie mortali sono sepolte nel vicino Cimitero Ebraico. Ferrara non è però una città isolata dal resto della provincia e se pedalare non è un problema, è ben collegata con il mare. Esiste infatti la possibilità di seguire l’argine del Po’ fino al suo delta e poter godere delle meraviglie della natura in piena tranquillità.

La domanda arriva spontanea: ma se vengo da fuori come faccio senza bicicletta? Il turismo lento nella città estense è molto ben organizzato con le strutture ricettive che offrono nei propri pacchetti di soggiorno, la possibilità di girare in bicicletta. In alternativa una nuova occasione di bike sharing è stata inaugurata nel 2019 con ottimi risultati e in più esistono tantissimi negozi che affittano a prezzi convenienti.

Per scoprire tutto su Ferrara, Sabrina vi aspetta nel suo blog: I viaggi di Ciopilla.

itinerario in bici alla scoperta di ferrara

Palazzo dei Diamanti, Ferrara – foto di @iviaggidiciopilla

Mantova: città a misura d’uomo e di bicicletta

Mantova è conosciuta per il grande Palazzo Ducale (la seconda corte più grande d’Europa) e per essere una città a misura d’uomo: la sua conformazione, circondata da 3 laghi ha costretto Mantova a rimanere una città piccola, in cui è facile spostarsi a piedi.

Ma cosa mi dite se vi parlo di biciclette? Negli ultimi anni Mantova ha puntato molto sul cicloturismo e sull’apertura di nuove piste ciclabili. Oltre alla famosa ciclabile Mantova-Peschiera, che unisce la città gonzaghesca al Lago di Garda, ci sono una miriade di altri percorsi ciclabili per scoprire i dintorni della città, ma anche per spostarsi in Mantova.

È dell’anno scorso l’inaugurazione della nuova viabilità di Corso Vittorio Emanuele, una delle arterie principali per raggiungere il centro, che ha visto la nascita di un percorso ciclopedonale che conduce fino alle sponde del lago Superiore, nel quartiere di Belfiore. Propri qui, fra luglio e agosto, è possibile ammirare la fioritura dei fiori di loto.

Inoltre recentemente è stato aperto il ponte mobile di Fiera Catena, piccolo porto commerciale della città. In questo modo il lungolago Gonzaga (lago di Mezzo) è facilmente raggiungibile in sella alla bicicletta anche da chi proviene Palazzo Te.

Ma noleggiare una bicicletta e limitarsi a muoversi nel centro di Mantova è riduttivo: quindi vi propongo due mete, appena fuori città, raggiungibili tramite le belle ciclabili.

quali città italiane sono adatte alle biciclette

Veduta di Mantova – foto di @cuorilievi

Bosco Fontana

La prima è il Bosco Fontana, ex riserva di caccia dei Gonzaga. Può essere una buona idea raggiungere il bosco dopo aver visitato il Palazzo Ducale e Palazzo Te, per seguire ancora il filo conduttore della famiglia che ha reso Mantova così celebre, ma concedendosi una rigenerante pedalata all’aria aperta. Il Bosco Fontana vi attende con i suoi sentieri immersi nel verde incolto e selvaggio, con l’area pic nic e la casetta del bookcrossing. Ospita anche la Palazzina di Caccia, di epoca rinascimentale, ma purtroppo è molto raro trovarla aperta.

Il Bosco Fontana si raggiunge in bicicletta da Mantova imboccando la ciclabile che conduce a Peschiera e che parte dal lungolago cittadino. Dista circa 7 chilometri. Il percorso è totalmente pianeggiante e attraversa campi coltivati.

Santuario delle Grazie

La seconda gita è in direzione opposta e conduce dove il fiume Mincio rallenta il suo corso e dà vita al lago Superiore. Partendo sempre dalla ciclabile del lungolago si segue l’indicazione per il quartiere Belfiore e da qui si prosegue per una decina di chilometri fino alla località Grazie, nel comune di Curtatone. Oltre Belfiore il paesaggio diventa un po’ monotono, ma al vostro arrivo troverete ad attendervi il Santuario delle Grazie. Non vi svelo nulla sulla chiesa… Vi lascio la sorpresa. Di fianco al santuario si estende un ampio parco verde da dove partono le escursioni in barca dei Barcaioli del Mincio, occasione unica per scoprire l’ecosistema del Parco del Mincio.
Grazie ospita anche alcuni ottimi ristoranti, per cui l’ideale è partire al mattino da Mantova in modo da far coincidere la pausa pranzo al termine della visita al Santuario o del giro in barca.

In bicicletta al BAM!

Infine vi ricordo, per i veri appassionati, che ormai da 5 anni Mantova ospita l’evento BAM! (European Bicycle Adventure Meeting), con escursioni lungo le ciclabili di città e provincia, concerti e conferenze sul tema della mobilità sostenibile. L’evento si tiene ogni anno a maggio e per il 2020 si svolgerà dal 15 al 17 maggio.
Cristiana di Cuori Lievi vi aspetta lungo le ciclabili di Mantova per scoprire la sua città: Cosa vedere a Mantova.

Padova: biciclette e studenti universitari

La nostra Padova, la città vicino a cui viviamo, è un’altra città piena di bici: se ne vedono davvero tante in giro per le vie del centro o riposte nei portabici, soprattutto fuori dalla stazione e dalle università. Tra i servizi di noleggio biciclette, vi segnalo:

  • Goodbike, che mette a disposizione 250 mezzi di colore rosso, di cui 50 a pedalata assistita e una rete di stazioni di appoggio, dove si possono prelevare e riconsegnare i mezzi;
  • quelle nere e arancioni, invece, sono di Mobike, 600 biciclette che si attivano e bloccano tramite app e dunque si possono lasciare più o meno ovunque in città, naturalmente con un po’ di buon senso.

Buona parte del centro è pedonale o comunque a traffico limitato, quindi con le bici potete muovervi tranquillamente, facendo però attenzione ai pedoni. Anche se non ci sono piste ciclabili in pieno centro, insomma, non vi troverete a litigare per lo spazio, ma vi potrete pedalare liberamente.

Una bella pista ciclabile, invece, fa il giro praticamente di tutta la città, sfruttando gli argini del fiume Bacchiglione, frequentati tutto l’anno da ciclisti e podisti.

Team PanAnna in bicicletta – foto di @panannablogdiviaggi

Le 7 città europee a misura di ciclista

Amsterdam: la capitale delle biciclette

La prima città europea (in puro ordine alfabetico) che vi consiglio era facile da immaginare: è Amsterdam, la capitale olandese. Qui di biciclette se ne vedono veramente tante, anzi probabilmente si intravedono, visto che ti sfrecciano accanto lungo le ciclabili che in molti tratti corrono parallele ai percorsi pedonali.

I ciclisti coraggiosi non mancano nemmeno in pieno inverno: noi ci siamo stati a dicembre, ma abbiamo preferito evitare la bicicletta; stavamo congelando già solo a girare a piedi il centro città. Però se viaggiate in una stagione con temperature più miti, che sia primavera, estate o autunno, è sicuramente il mezzo perfetto per muoversi! Il centro di Amsterdam è piuttosto contenuto, ma può essere una buona idea spostarsi in bici per ridurre i tempi e conservare le energie per visitare.

Tra l’altro avevamo dormito in una house boat che con la bella stagione fa servizio di crociera tra le città olandesi e alla barca si abbina la visita alle città in bicicletta.

itinerario in bici amsterdam

Biciclette ad Amsterdam, un classico – foto @panannablogdiviaggi

Bordeaux: la ciclabile della Garonna

Eccoci a Bordeaux! Città del vino, della musica e delle biciclette! Una città a misura d’uomo facilmente visitabile in bici lungo la Garonna, il placido fiume che la attraversa, per godersi architettura ed anche un buon bicchiere di vino rosso.

La pista ciclabile della Garonna parte infatti proprio da Bordeaux per poi attraversare la Francia ed arrivare a Tolosa. Il percorso è quasi totalmente pianeggiante e si snoda su strade secondarie poco trafficate. Ottimo da percorrere con i bambini o per persone poco esperte. Gli unici tratti in cui prestare attenzione sono le due città: Bordeaux e Tolosa.

La lunghezza di tutta la ciclabile è di circa 240 km e, come consiglio, si percorre in una settimana con le varie soste. Il dislivello è minimo – 140 mt circa- ed anzi, partendo da Bordeaux, è pressoché tutta in discesa tranne un breve tratto di 20 km tra Sauveterre e la Réole più impegnativo. Ovviamente se partite da Tolosa sarà tutta in salita!

Il panorama è davvero superbo: colline coperte di vigneti, cittadine medioevali, castelli restaurati portati a dimora, pascoli verdeggianti ed il fascino del fiume che serpeggia luminoso. Nella nostra permanenza a Bordeaux ne abbiamo percorso un pezzo solamente, ma abbiamo assaporato tutta la magia di questa regione.

Le biciclette possono essere affittate all’inizio del percorso nel centro storico della città ed in alcuni punti, se siete stanchi, potrete lasciarle ed imbarcarvi su una houseboat tra chiuse e passaggi a dislivello sul fiume, riprendendo la bici in una tappa successiva. Un’avventura di tutto rispetto da vivere in famiglia o in coppia per una settimana di vacanza attiva ma anche rilassante per la mente e lo spirito.

Insomma, Cristina di Folletti in viaggio vi ha già organizzato l’itinerario, non vi resta che prendere una settimana di ferie e partire!

itinerario in bici alla scoperta di bordeaux

Bordeaux – foto @pixabay

Copenhagen: atmosfera hygge e biciclette

Copenaghen è davvero una città molto green! Ci sono più biciclette che auto ed è normale spostarsi sulle due ruote con qualunque tempo. Pioggia, neve e il vento gelido del Nord non fermano i bikers che, ben intabarrati, utilizzano rigorosamente la bici per andare a lavorare.

Senza dubbio ai danesi il senso pratico e la fantasia non mancano di sicuro! La bici più originale è la cosiddetta Christiania Bike, quella che ha davanti un carretto dove spesso le mamme infilano i bambini.

città europee da girare in bicicletta: copenhagen

Ecco una comoda Christiania bike – foto di @iViaggiDellaAnto

Il nome della bicicletta deriva dalla Comunità di Christiania, una ex zona militare che negli anni ’70 venne occupata dagli squatter che vi fondarono la loro “città libera” dando vita ad una comunità hippie autogestita.

Visitare questo quartiere è un’esperienza unica, i muri dei magazzini abbandonati sono ricoperti da graffiti colorati, le strade hanno nomi evocativi come “Pusher Street”… Sembra di essere in un altro mondo, gli spazi sono organizzati in piccoli giardini arredati con strampalati oggetti di riciclo. Per entrarvi, bisogna passare sotto un pittoresco arco in legno e rispettare alcune regole fondamentali: non auto, no armi, no droghe (pesanti) e no foto.

Passando di qui non è difficile immaginare che la cargo bike, nata per necessità, è diventata poi un oggetto indispensabile. Il modello iniziale, ancora prodotto nello storico atelier sulla Maelkevejen, si è evoluto e modernizzato mantenendo però le caratteristiche essenziali. Ha tre ruote e il carretto è in legno ricoperto da una vernice impermeabile all’acqua.

La prima cargo bike fu costruita da Larg Enstrom per regalarla alla moglie che inizialmente non la apprezzò molto. Invece, proprio per la sua praticità, la Christiania bike ha oltrepassato i confini della Città stato degli hippie e si è diffusa in tutta la Danimarca, diventando uno dei simboli di uno stile di vita sano ed ecologico.

Antonella vi aspetta sul suo blog, I Viaggi dell’Anto, per farvi scoprire tutto su Copenhagen: Copenhagen e l’atmosfera hygge.

Christiania – Copenhagen – foto di @iViaggiDellaAnto

Gent: visita all’antica città delle Fiandre in bicicletta

Il mezzo ideale per girare Gent in primavera e in estate? La bicicletta! Oggi ti disegno un itinerario per godere dei posti più belli della città. Un percorso breve, adatto anche ai bambini che amano pedalare.

Partiamo dal ponte di San Michele, dove si apre un meraviglioso scorcio sul fiume. Qui si possono ammirare, in fila una dietro l’altra, le tre affascinanti torri della città. La prima è quella di San Nicola, con la sua bellissima chiesa in stile gotico del 1200. Davanti alla chiesa si trova uno dei punti dove noleggiare le bici.

Ti consiglio di acquistare la CityCard Gent, che comprende un giro in battello, il noleggio di una bici (non in inverno) e l’utilizzo dei mezzi pubblici, oltre all’accesso alle principali attrazioni della città. Noi l’abbiamo trovata molto vantaggiosa.

Subito dopo la Torre di San Nicola troviamo la Torre di Belfort, Patrimonio Mondiale Unesco, una vera meraviglia. Fermata la bici, entriamo ad esplorarla, ascoltiamo la dolce musica dell’enorme carillon che fa partire i rintocchi di 54 campane. Incontriamo Belfry, il drago custode della città e saliamo in cima per vedere i meravigliosi tetti di Gent.

Proseguiamo verso la Cattedrale di San Bavone, al cui interno è custodita una pala d’altare dei fratelli fiamminghi van Eick.

I famosi nasi di Gent – foto di @Allarremviaggio

Pedalando ancora scopriamo i segreti del suggestivo castello di Gerard il diavolo. Torniamo indietro per raggiungere Korenmarkt, dove si può fare una sosta per mangiare, magari al ristorante vegetariano Exki. Sai che Gent è una città “verde” ed una delle iniziative ecologiche è il Thursday veggie day?

Dal ponte Grasbrug, subito dopo il ponte di San Michele, si vedono le rive Graslei e Korenlei, con gli storici edifici. Costeggiamo il fiume fino al Gravenseen, il Castello dei Conti di Fiandra. Ci immergiamo nella sua atmosfera medievale, andando alla ricerca delle antiche armi e armature. Nella piazza vicino al castello ci sono dei colorati carretti, dove provare le famose caramelle a forma di naso: i nasi di Gent.

Ci addentriamo poi tra i vicoli colorati e caratteristici del Patershol, dal quale raggiungiamo il misterioso quartiere beghino Old St. Elizabeth. Ci troviamo a pedalare tra vicoli bianchissimi e silenziosi: questo quartiere accoglieva le beghine, donne che dedicavano la propria vita alla preghiera e alla carità.

Ritorniamo verso il ponte di San Michele, percorrendo la riva del Korenlei. Qui posiamo le nostre bici e ci rifocilliamo in un bar, assaggiando un’ottima birra e un gustoso waffle. Nel frattempo arriva il tramonto e Gent, la città delle luci, si accende di magia.

Per saperne di più sulla città, potete leggere l’articolo completo sul blog di Eliana, All’arremviaggio, che ha scritto per voi questo itinerario: Gent con bambini, tra castelli, cavalieri, draghi e nasi di zucchero.

Gent, città delle luci – foto di @Allarremviaggio

Londra in bicicletta: i consigli di una local

Pedalare a Londra è abbastanza semplice perché è una città pianeggiante e ci sono diverse piste ciclabili, alcune fatte meglio altre no, ma l’attuale amministrazione di Sadiq Khan ci sta lavorando parecchio e di questo non posso che esserne contenta.

Per una persona che viene a visitare Londra, noleggiare una bicicletta è senza dubbio un modo divertente per spostarsi tra le varie zone, a patto che si stia molto attenti alla guida. Ovviamente il senso di marcia invertito è valido per qualunque tipo di mezzo di trasporto, quindi anche le biciclette! Mantenete sempre la sinistra, fermatevi ai semafori quando la luce è gialla (che qui dura veramente un secondo e i pedoni subito si buttano per strada!) e per l’amor del cielo non sorpassate le auto in prossimità degli incroci! Basta avere un po’ di buon senso per godersi la pedalata senza rischiare di farsi male, io uso la bicicletta tutti i giorni per andare al lavoro da ben 6 anni ormai e non tornerei mai indietro!

A Londra, specialmente in zona 1 (quella turistica e degli uffici) troverete centinaia di stazioni di noleggio bici, sono rosse e firmate Santander. Queste bici sono in strada dal 2010 e ce ne sono circa 13.600 in tutta Londra! Sono anche quelle che sembrano durare di più, affiancate da diversi competitor nati più di recente, come Lime, Mobike e Jump. Per noleggiare le Santander bisogna andare ad una stazione di noleggio e seguire le indicazioni scritte sul pannello touchscreen, e poi parcheggiarle a fine corsa presso una delle stazioni di noleggio; per le altre biciclette basta scaricare la relativa app sul cellulare e si possono parcheggiare un po’ ovunque, sarà l’app stessa a segnalarvi dove lasciarla e dove no.

Bici a noleggio Santander – foto da @pixabay

L’itinerario consigliato da Flavia

Se siete a Londra, è una bella giornata e vi viene voglia di una passeggiata in bicicletta, vi consiglio un itinerario che prevede il costeggiare il Regents Canal da est ad ovest di Londra. Cominciate il percorso dalla fermata dell’Overground di Haggerston, raggiungete a piedi il canale e lì troverete una stazione di noleggio Santander. Prendete la vostra bici e seguite il canale verso ovest; il Regents Canal e’ molto frequentato, specialmente durante le giornate miti, quindi andate piano e fate attenzione alle persone! Scoprirete una zona di Londra al di fuori dei percorsi turistici, con piccoli bar hipster che si affacciano sul canale, barchette ormeggiate ed appartamenti che riflettono nell’acqua, il tutto contornato da una natura rigogliosa. Una volta arrivati ad Angel il tragitto si interrompe, dovrete salire in strada e pedalare 1.6km (5 minuti) per ritrovare il canale presso Muriel Street. Da lì, continuando lungo il canale verso ovest, troverete prima Kings Cross, poi Camden Town, attraverserete il Regents Park arrivando a Primrose Hill, collina da cui vedere la skyline di Londra.
Questa è davvero una chicca ragazzi, io amo tantissimo questo percorso e lo consiglio a tutti coloro che vogliono vivere un pezzo di Londra like a local!

Per approfondire tutti i possibili itinerari che si possono fare a Londra in bicicletta, Flavia vi aspetta sul suo blog, In Giro con Fluppa: Londra in bicicletta: consigli e itinerari di una local.

londra in bicicletta i migliori itinerari

In bici con un super panorama – foto di @inviaggioconfluppa

Londra in bicicletta: meglio senza bambini

Anche Irene ci racconta la sua esperienza in bici a Londra…

L’anno scorso abbiamo visitato Londra senza la nostra bambina. Era anni che volevamo andarci e abbiamo fatto una full immersion di cinque giorni a ritmi serratissimi, per cercare di visitarla e viverla il più possibile.

Quando viaggiamo, cerchiamo di abbinare alle attrazioni turistiche che ‘si devono’ vedere per forza, anche qualche attività tipica di chi vive nella città che ci ospita. Grazie al suggerimento di un amico che ha vissuto a Londra per dieci anni, abbiamo deciso di dedicare una giornata a visitare Londra in bicicletta.

A Londra è attivo un servizio di bike sharing capillare, sponsorizzato da Santander. Trovate le colonnine per il noleggio ovunque e la procedura è semplicissima: basta avere una carta di credito (e ricordarsi il pin!). Vi verrà fornito un codice per prendere la bici; per restituirla va posizionata in uno spazio libero. La prima mezz’ora di ogni noleggio è gratis, poi il costo è di 2£ ogni mezz’ora. Se usate le bici per meno di mezz’ora ogni volta, il servizio non vi costerà nulla!

Visitare Londra in bici è un’esperienza particolare, sicuramente da evitare se siete con bambini. Verrete catapultati nelle piste ciclabili londinesi, dove i locals pedalano come ciclisti al Giro d’Italia, sfrecciando a velocità impressionanti nell’ora del bike to work. Abbiamo capito perché molti usano i caschetti: hanno bici da corsa e vanno veramente veloci!

Dovrete stare attenti a viaggiare dal lato giusto della strada e dovrete essere veloci a depositare la bicicletta nei pochi posti liberi vicino ai luoghi di lavoro nelle ore di punta. Il consiglio che possiamo dare è dunque quello di evitare le zone degli uffici e visitare la zona di Hyde Park: lì ci sono molti più turisti, ma meno frenesia sulle corsie. Comunque questa esperienza ci è piaciuta moltissimo e ci ha fatto capire a che ritmi lavorano e vivono i londinesi.

Irene vi aspetta sul suo blog per molte altre avventure: BimbInLombardia.

in bici a londra meglio i parchi

In bici a Londra: meglio evitare le zone degli uffici – foto di @BimbInLombardia

Tournai: alla scoperta del Belgio in bicicletta

Dopo Gent, ecco un’altra città da scoprire in bicicletta in compagnia di Sara.

Grazie alla stupenda rete di piste ciclabili della Vallonia, il cosiddetto Ravel di ben 1400 chilometri, esplorare questa zona del Belgio in bici è facile ed estremamente sicuro. In Belgio gli automobilisti rispettano molto i ciclisti e si fermano sempre agli attraversamenti se dei ciclisti sono in vista. Ecco perché si tratta di un tipo di escursioni adatte anche a famiglie con bambini.

Le piste ciclabili della zona si basano sul principio dei Punti Nodali, facilissimi da capire e con un sito, vhello.be/ dedicato alla ricerca dell’itinerario migliore.

Fra le numerose attrazioni e città visitabili comodamente in bici possiamo menzionare in particolare la graziosa cittadina medievale di Tournai. Il suo centro storico è visitabile comodamente in bici, ma è possibile anche uscire dalla città per visitare la valle del fiume Schelda, con le sue piste lungo le rive e numerosi castelli e fattorie nei dintorni.

All’ufficio del Turismo locale potrete ritirare gratuitamente la mappa dei percorsi generali oppure una specifica relativa a 6 percorsi nei dintorni di Tournai. Sempre all’ufficio del Turismo vi indicheranno dove potrete noleggiare le bici per girare la città in libertà.

Dico sempre che la Vallonia è il paradiso dei ciclisti e ve ne accorgerete anche voi, esplorando Tournai, ma anche pedalando immersi nel verde a due passi dalla città.

Per scoprire tutto su Tournai, potete leggere l’articolo completo sul blog di Sara, Viaggi da fotografare: Visita a Tournai, la città dei 5 campanili.

Tournai – foto di @viaggidafotografare

E voi avete altre città perfette per le bici da consigliarci? Vi aspettiamo nei commenti!

Per concludere, ringrazio le community Travel blogger italiane e Family travel blogger dove ho potuto mettermi in contatto con tutte le persone che hanno partecipato a questo articolo.

Anna

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14 comments

Antonella Febbraio 22, 2020 - 11:23 am

Tanti bellissimi itinerari per scoprire il mondo in bici. Essendo io una innamorata della Francia sceglierei senza dubbio il giro da Bordeaux a Tolosa

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panannablogdiviaggi Febbraio 22, 2020 - 2:00 pm

Sai che anche a me ispira un sacco?! Cristina è stata molto convincente!

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Sabrina Febbraio 24, 2020 - 12:14 pm

Che bellissime idee da provare in sella alla propria bicicletta. Ho già trovate le prossime destinazioni di viaggio dove poter portare la mia “biga” ferrarese a scoprire nuove realtà.

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panannablogdiviaggi Febbraio 24, 2020 - 2:02 pm

Noi invece vogliamo venirvi a trovare a Ferrara 😀

Reply
Samuele Febbraio 27, 2020 - 6:55 pm

Non ho mai pensato di girare una città in bici.. È un’idea! Da provare, sicuramente. Prendo spunto delle città 😊 Grazie

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panannablogdiviaggi Febbraio 28, 2020 - 1:46 pm

E poi hai visto quanta scelta tra le città?! E ancora me ne hanno suggerite… dovrò scriverci un altro articolo 😉

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Serena Febbraio 28, 2020 - 1:29 am

Sapevo che non poteva mancare Ferrara! Qui c’è più rischio ad essere investita dalle bici che dalle auto ahah

Reply
panannablogdiviaggi Febbraio 28, 2020 - 1:42 pm

Come ad Amsterdam, insomma 😉

Reply
Anna Febbraio 29, 2020 - 3:14 pm

Che ispirazione questo articolo! E che voglia di muovermi in bicicletta all’aperto e di scoprire una nuova città.

Reply
panannablogdiviaggi Febbraio 29, 2020 - 3:19 pm

Già, ora che arriva il bel tempo (speriamo) è la scusa giusta per riattivarsi!

Reply
Cécile Marzo 1, 2020 - 8:48 pm

Un articolo davvero interessante ed utilissimo!! Noi abbiamo girato a Formentera in bicicletta e ci siamo divertiti tantissimo (okay, Alessio un po’ meno). Mi piacerebbe replicare in una di queste località.

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panannablogdiviaggi Marzo 2, 2020 - 3:38 pm

Ottimo suggerimento Formentera, noi siamo stati solo a Ibiza, ma ricordo che quando avevamo parlato di Formentera ci avevano suggerito le biciclette.

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Laura Aprile 4, 2020 - 12:55 pm

Che voglia mi è venuta di fare un giro scoprendo città che non conosco 😍
Ottimi consigli per quando finalmente potremo tornare a viaggiare

Reply
panannablogdiviaggi Aprile 5, 2020 - 1:04 pm

Non vedo l’ora di tornare a viaggiare!

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